Rituali quotidiani e frivolezze: due libri curiosi sulle vite private di artisti e scrittori

Se ti piacciono gli aneddoti sulla vita privata di grandi artisti e scrittori, due letture ti conquisteranno per la loro originalità e profondità. Si tratta di “Rituali quotidiani” di Mason Currey (Vallardi, 2016) e “Il demone della frivolezza” di Giuseppe Scaraffia (Sellerio, 2016). Entrambi i libri indagano aspetti poco noti e spesso insoliti delle vite creative, offrendo un viaggio affascinante tra abitudini, manie e stranezze di chi ha lasciato un segno indelebile nella cultura.

Mason Currey e i rituali quotidiani di grandi artisti


Rituali quotidiani raccoglie oltre 150 brevi profili di scrittori, pittori, registi e musicisti, descrivendo le loro consuetudini prima, durante e dopo il lavoro creativo. Attraverso queste schede, emerge un mosaico di gesti ricorrenti, routine fisse e piccoli rituali, spesso bizzarri, che aiutavano gli artisti a stimolare la concentrazione e la creatività.

Ad esempio, Honoré de Balzac si alimentava con una quantità impressionante di caffè, fino a cinquanta tazze al giorno, per sostenere le interminabili sessioni di scrittura. Jane Austen, al contrario, dedicava parte della giornata a suonare il pianoforte e a gestire le interruzioni continue dei visitatori, scrivendo su piccoli fogli nascosti alla vista. Benjamin Franklin si isolava la mattina nudo nella sua stanza come esercizio tonificante, mentre Chopin preferiva comporre nelle camere della casa di campagna, con una giornata scandita da lezioni e musica con George Sand.

Il libro è un invito a guardare l’arte non solo attraverso l’opera conclusa, ma anche nei dettagli più intimi e quotidiani della vita degli artisti.

Giuseppe Scaraffia e “Il demone della frivolezza”


In Il demone della frivolezza, Giuseppe Scaraffia esplora un altro aspetto della vita artistica: il superfluo inteso non come semplice spreco, ma come espressione di ricercatezza, eccesso e sofisticatezza. Organizzato come un dizionario alfabetico, il libro si fa portavoce di una “filosofia” della frivolezza che attraversa aneddoti e abitudini di personaggi come Oscar Wilde, Baudelaire, D’Annunzio e Voltaire.

Si scoprono ad esempio i rituali di Balzac con i suoi anelli portafortuna o le vestaglie di Simone de Beauvoir, oppure i profumi usati da D’Annunzio per creare l’atmosfera giusta. Wilde sintetizzava perfettamente questo spirito con la sua frase: «Viviamo in un’epoca in cui il superfluo è la nostra sola necessità». L’effimero diventa quindi una lente per osservare le abitudini di vita e la cultura dell’èlite artistica.

Perché leggere questi due libri?


I due libri si completano a vicenda, offrendo un ritratto sfaccettato e intrigante delle vite di grandi creativi tra manie, abitudini alimentari, superstizioni e passioni effimere. Entrambi possono essere letti frammentariamente, saltando da un aneddoto all’altro, per una lettura piacevole e curiosa che invita a riflettere su come il quotidiano possa influenzare la genialità.

Consigli di lettura


Rituali quotidiani di Mason Currey è perfetto per chi ama scoprire i piccoli segreti e le routine che si celano dietro alle opere famose.

Il demone della frivolezza di Giuseppe Scaraffia è ideale per chi vuole immergersi nell’eleganza, nella stravaganza e nei dettagli spesso dimenticati della vita degli artisti.

Se ami i libri che raccontano i retroscena della cultura e dell’arte, questi due testi sapranno intrattenerti e sorprenderti con curiosità che vanno ben oltre il semplice “dietro le quinte”.

Mason Currey
RITUALI QUOTIDIANI
Vallardi 2016

Giuseppe Scaraffia
IL DEMONE DELLA FRIVOLEZZA
Sellerio 2016

vedi anche

Romanzi che parlano di cucina

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *