La Ragazza con la Macchina da Scrivere. Una “Nuova Donna” alla conquista del mondo

Scopri “La ragazza con la macchina da scrivere” di Grant Allen, storia vittoriana di emancipazione femminile e libertà ambientata nell’Inghilterra di fine ’800.

Una storia di emancipazione femminile molto attuale

Se ami le storie di donne forti, indipendenti, un po’ ribelli e con un pizzico di ironia, La ragazza con la macchina da scrivere è il romanzo che ti conquisterà dalla prima pagina.

Scritto nel 1897 da Grant Allen (sotto lo pseudonimo femminile Olive Pratt Rayner), questo libro è una piccola gemma della letteratura vittoriana che parla, in modo sorprendentemente attuale, di emancipazione femminile, lavoro, amore… e biciclette!

Juliet Appleton: una “nuova donna” alla conquista del mondo

Juliet non è la solita eroina ottocentesca tutta casa e ricamo. Lei è diversa: ha studiato al college femminile di Girton, fuma sigarette, ama la sua bicicletta e non ha paura di affrontare la vita da sola.

Dopo la morte del padre, si ritrova senza soldi, in una piccola pensione con solo un cane per compagnia.

Ma non si arrende: impara la stenografia e diventa una typewriter girl, una delle tante giovani donne che, grazie alla macchina da scrivere (una novità per l’epoca!), cercano la propria indipendenza.

“Una donna in bici ha davanti a sé tutte le possibilità del mondo tra cui scegliere: può andare dove vuole, senza l’intralcio degli uomini.”

E questa frase dice già tutto, no?

Vita d’ufficio (non troppo idilliaca)


Juliet trova lavoro in uno studio legale, ma il sogno di un impiego stabile si infrange velocemente tra colleghi sgradevoli, stress e il continuo clic clic clic della tastiera.

Dopo appena quattro giorni, molla tutto. Ma prima, si innamora (ricambiata) del suo capo. E qui cominciano i guai.

Dall’ufficio alla campagna: sogni anarchici e piatti vegetariani

Quando sente parlare di una comunità anarchica che coltiva la terra nel West Sussex, Juliet prende la sua bici e parte.

Sì, lascia tutto per unirsi a questo gruppo di idealisti, dove impara a cucinare cotolette d’orzo e viene lodata da un napoletano di nome Luigi con un “bravissima” che la dice lunga sul suo talento ai fornelli.

Non mancano le difficoltà, tra molestie e fatiche quotidiane, ma questa esperienza rappresenta per Juliet un altro passo verso la libertà e l’autenticità.

Juliet e il suo Romeo con i baffi

Il libro gioca (con molta ironia) anche sulla parte romantica della vita di Juliet. Il suo nome evoca inevitabilmente Shakespeare, e nella comunità anarchica non manca un Romeo baffuto pronto a raddrizzarsi ogni volta che lei entra nella stanza. Ma non aspettarti una semplice love story: l’amore qui è solo una delle tante avventure, non il fine ultimo.

Perché leggere “La ragazza con la macchina da scrivere”


È una storia di emancipazione femminile ante litteram, ma scritta con tono leggero e brillante.

È ironico, originale e molto moderno, nonostante sia stato pubblicato nel 1897.

Mostra le contraddizioni della società vittoriana, tra tecnologia, ruoli di genere e desiderio di libertà.

È scritto da un uomo sotto pseudonimo femminile, cosa rarissima per l’epoca, per dare più autenticità al punto di vista narrativo.

In breve

Titolo: La ragazza con la macchina da scrivere

Autore: Grant Allen (alias Olive Pratt Rayner)

Editore: Elliot

Pagine: 186

Anno: 1897 (edizione italiana 2017)

Genere: Romanzo di formazione, proto-femminismo, ironico

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