“Il condominio” di J.G. Ballard: quando la società regredisce tra le mura di un grattacielo

Se ami i romanzi distopici che ti fanno riflettere sulla natura umana e sulle dinamiche sociali, “Il condominio” di J.G. Ballard è una lettura che non puoi lasciarti sfuggire. In questo articolo ti spiego perché questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1975 e ancora oggi di straordinaria attualità, merita un posto nella tua libreria.

Trama: una città verticale che implode

Immagina un grattacielo futuristico nel cuore di Londra, dove vivono duemila persone.

Non manca davvero nulla: piscine, supermercati, palestra, banca, ristorante e persino una scuola materna.

Gli abitanti sono tutti proprietari, divisi però in tre classi sociali ben distinte: proletariato nei piani bassi, classe media al centro, élite negli attici.

Sembra il sogno di ogni metropoli moderna… ma qualcosa va storto.

Un microcosmo di tensioni sociali

J.G. Ballard ci porta dentro un microcosmo dove le tensioni tra le classi sociali crescono piano piano, fino a esplodere in una vera e propria guerra interna.

Le liti per gli ascensori, i parcheggi e i servizi diventano il pretesto per una discesa collettiva verso la barbarie.

Il grattacielo, da simbolo di progresso, si trasforma in una prigione dove ognuno pensa solo a sé stesso.

I protagonisti

  • Richard Wilder: produttore televisivo, ex rugbista, rappresenta il proletariato dei piani bassi.
  • Dr. Robert Laing: medico fisiologo, divorziato, osservatore distaccato e antieroe che vive tra la classe media.
  • Anthony Royal: architetto ricchissimo, quasi un “Re Sole” nell’attico, simbolo della classe dominante.

Temi chiave: isolamento, regressione e critica sociale

Ballard usa il condominio come metafora estrema della società moderna: un luogo che, invece di unire, isola e divide.

I comfort diventano trappole, la tecnologia non salva ma accentua i conflitti.

Il romanzo è un viaggio inquietante verso la regressione sociale, dove l’ordine lascia spazio al caos e all’istinto di sopravvivenza.

Perché leggere “Il condominio”?

  • Attualità: Anche se scritto negli anni ’70, il libro parla di temi ancora oggi attuali, come la disuguaglianza sociale e l’alienazione urbana.
  • Stile coinvolgente: Ballard riesce a creare un’atmosfera claustrofobica e magnetica, che ti tiene incollato fino all’ultima pagina.
  • Riflessione profonda: La storia non offre risposte facili, ma ti spinge a interrogarti su come viviamo e su cosa può succedere quando le regole sociali si sgretolano.

Curiosità

Sapevi che dal romanzo è stato tratto anche un film? “High Rise – La rivolta” (2014), diretto da Ben Wheatley, con Tom Hiddleston, Jeremy Irons e Sienna Miller.

Conclusione

Se cerchi un romanzo che ti faccia vedere la società da una prospettiva diversa, “Il condominio” di Ballard è la scelta giusta. Perfetto per chi ama i romanzi distopici, le storie psicologiche e le riflessioni sui nostri tempi. Preparati a guardare il tuo palazzo con occhi diversi!

IL CONDOMINIO

J.G. Ballard

ed. Feltrinelli

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